Lanciato nel 2008 in Europa con l’ambizione di riunire i governi locali impegnati su base volontaria a raggiungere e superare gli obiettivi comunitari su clima ed energia, il Patto dei Sindaci è il più grande movimento, su scala mondiale, delle città per contrastare i cambiamenti climatici: riunisce migliaia di governi locali impegnati, su base volontaria, a implementare gli obiettivi comunitari su clima ed energia.

L’iniziativa, cui partecipano attivamente numerosi comuni della provincia di Treviso, ha non solo introdotto per la prima volta un approccio di tipo bottom-up, dal basso, per fronteggiare l’azione climatica ed energetica, ma è andata velocemente ben oltre le aspettative. L'iniziativa riunisce ad oggi oltre 7.000 enti locali e regionali in 57 Paesi, attingendo ai punti di forza di un movimento mondiale multi-stakeholder e al supporto tecnico e metodologico offerto da uffici dedicati.

Dopo dieci anni dalla sua creazione, il Patto dei Sindaci attraversa ora una fase di rinnovamento e rilancio verso mete più ampie e ambiziose. Dopo la fusione con Mayors Adapt del 2015, i Firmatari sono ora invitati a perseguire obiettivi più sfidanti, con Orizzonte 2030 e si trovano ad affrontare, insieme alla mitigazione, anche l'adattamento ai cambiamenti climatici.

Tra le numerose traiettorie di sviluppo, la sperimentazione di nuovi approcci tecnologici e gestionali per gli edifici ad “emissioni quasi zero” e la condivisione dei risultati raggiunti rappresenta uno dei principali fattori per cogliere le sfide future. Il progetto DREEAM, che da questo punto di vista rappresenta una esperienza pilota su scala europea, potrà portare nuova linfa e nuovi stimoli per le amministrazioni pubbliche che intendano investire sull’efficienza energetica di grandi edifici residenziali.

L'Italia è – infatti - uno dei Paesi che con più entusiasmo ha aderito al Patto dei Sindaci, cogliendone le potenzialità per uno sviluppo sostenibile del territorio. A dieci anni dall'inizio, si apre una nuova fase per rendere le comunità locali il vero motore di un cambiamento verso modelli urbani più sostenibili.

Articolo pubblicato giovedì 29 marzo 2018