Gli investimenti nel settore dell’efficienza energetica nel settore abitativo rappresentano il cuore delle politiche europee ed internazionali per la riduzione delle emissioni e la lotta al cambiamento climatico. Si stima, infatti, che  l'80% del patrimonio edilizio globale sia caratterizzato da prestazioni energetiche  molto povere e necessiti di efficaci interventi di ristrutturazione per la riduzione dei consumi.

Tuttavia, le attuali percentuali di interventi di riqualificazione energetica non sono sufficienti per raggiungere gli obiettivi fissati dall’Unione Europea per la riduzione delle emissioni di gas a effetto serra nel settore residenziale. Inoltre, gli abituali interventi volti al risparmio energetico hanno una portata limitata, modesta, poiché riguardano generalmente un solo edificio e impiegano tecnologie che non riescono ad ottimizzare i singoli apporti perché non dialogano fra loro . E’ di fondamentale importanza invece, cominciare a  sviluppare tecnologie interconnesse, che si basano sull’uso  delle energia rinnovabili e sfruttare i potenziali benefici finanziari derivanti da interventi a scala di quartiere o addirittura di distretto.

Il progetto DREEAM, a cui ATER Treviso ha aderito nell’ottobre del 2015, è una proposta innovativa di riqualificazione energetica edilizia finanziata dall’Unione Europea nell’ambito del programma quadro per la ricerca ed innovazione HORIZON 2020, e rappresenta una delle principali iniziative messe in atto da parte della Commissione Europea per individuare alcuni modelli virtuosi e replicabili di riqualificazione energetica a scala di quartiere nell’edilizia sociale e residenziale.

Il progetto DREEAM ha, quindi, l’obiettivo di dimostrare la replicabilità sul patrimonio edilizio europeo di una metodologia innovativa sia dal punto di vista progettuale e tecnologico che sociale ed economico, per una riqualificazione energetica “a costo zero”, applicata a scala di quartiere, che prevede una riduzione del 75% del consumo globale di energia netta del lotto pilota (60% di riduzione della domanda di energia primaria abbinato ad un 15% di produzione di energia da fonti rinnovabili).

DREEAM ha come obiettivo pilota gli alloggi sociali e pubblici, che rappresentano il 12% del patrimonio edilizio dell'UE. I proprietari, che nei paesi del nord Europa sono generalmente delle società private mentre nel sud Europa sono più spesso enti pubblici, sono caratterizzati dal possedere grandi portafogli di edifici residenziali spesso obsoleti e quindi con un elevato potenziale di miglioramento delle prestazioni energetiche.

La metodologia sperimentata dal progetto DREEAM sull’edilizia sociale europea potrà essere utilizzato come esempio pilota e modello economico innovativo per le riqualificazioni energetiche di ogni tipo, appartenenti sia al settore pubblico che privato, in quanto basato su importanti economie  di scala e su di una gestione intelligente dei consumi determinata da una attenzione ai comportamenti degli inquilini nell’utilizzo dell’energia all’interno delle loro abitazioni e alla introduzione di abitudini “virtuose” che massimizzano il risparmio delle fonti fossili.